Milano La Posta

Tutto su Milano Novità

bene Stellantis, Ferrari prova il rimbalzo

I listini europei provano a chiudere l’ultima seduta della settimana con il segno più. L’indice Ftse Mib di Milano guadagna mezzo punto percentuale, mentre i rialzi di Parigi e Francoforte sono più contenuti.

GAZA, FIRMATO L’ACCORDO DI PACE

Via libera dal governo israeliano all’accordo per la tregua a Gaza. L’esercito ha cominciato il ritiro dalla Striscia, anche se fonti palestinesi parlano di un nuovo bombardamento all’alba. L’intesa prevede il rilascio degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas (sia vivi che morti), che dovrebbe avvenire tra lunedì e martedì, in cambio del rilascio di detenuti palestinesi. Netanyahu ha lodato l’impegno di Trump e dei suoi più stretti collaboratori per il raggiungimento dell’intesa, ma difficilmente ciò potrebbe valere al presidente Usa il Nobel per la Pace. Gli americani invieranno soldati nella Striscia per monitorare il rispetto dell’accordo. Nella task force ci saranno anche militari di Egitto, Qatar e Turchia.

SHUTDOWN USA

Negli Stati Uniti il dibattito è ancora incentrato sullo shutdown, arrivato al decimo giorno. Ieri il Senato ha bocciato per la settima volta le proposte di finanziamento di repubblicani e democratici. Il Dow Jones ha perso 243,36 punti (-0,52%), lo S&P 500 è sceso di 18,61 punti (-0,28%), il Nasdaq ha chiuso in ribasso di 18,75 punti (-0,08%).
FinanciaLounge LogoRICEVI GRATIS LE NOTIZIE IN ANTEPRIMA

STASERA S&P SI PRONUNCIA SULL’ITALIA

In Europa occhi ancora puntati sulla Francia, dove Macron è al lavoro per provare a nominare un nuovo premier. In Italia, invece, c’è attesa per il giudizio di S&P sul debito pubblico. Attualmente il rating è BBB+ con outlook stabile, e gli analisti non si aspettano promozioni dopo quella arrivata lo scorso aprile. Recentemente Fitch ha alzato il suo giudizio a BBB+ da BBB. A Piazza Affari occhi sulle banche e sul settore auto dopo lo scivolone di Ferrari seguito alla delusione per i conti. Stellantis ha comunicato le consegne consolidate globali nel terzo trimestre, stimate a 1,3 milioni di unità, con un aumento del 13% rispetto all’anno precedente.

VALUTE E MATERIE PRIME

Sul mercato valutario, poco mosso il cambio euro/dollaro a 1,156. Tra le materie prime, fiacco il petrolio, con il Wti a 61,25 dollari al barile (-0,4%) e il Brent del Mare del Nord a 66,05 dollari (-0,3%). Con l’allentarsi delle tensioni in Medio Oriente, si raffredda l’oro che scende sotto i 4mila dollari l’oncia a 3.971,9 dollari (-0,1%).