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Borse oggi in diretta| Piazza Affari chiude in rialzo dell’1,6%. A Milano svettano Buzzi e Mps ma soffrono i titoli dell’energia


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Ultim’ora news 7 luglio ore 12

  • Ore 9:05 Piazza Affari brillante dopo la fine della guerra Israele-Iran. Crolla il prezzo del gas. Bene Prysmian, Stellantis
  • Ore 11:30 Piazza Affari tonica con Buzzi e Mps. Indice Ifo ai massimi da un anno
  • Ore 14:00 Indici Ue in rialzo nonostante la tregua a rischio in Medio Oriente. A Milano rally di Buzzi e Mps
  • Ore 15:30 Piazza Affari accelera dopo l’apertura di Wall Street. A Milano testa a testa tra Buzzi e Mps

Le ombre sulla tregua in Medio Oriente non impediscono alle borse europee di chiudere la seduta in deciso rialzo. In mattinata sia Israele sia l’Iran hanno violato il cessate il fuoco annunciato la notte tra il 23 e il 24 giugno da Donald Trump. Ma poi lo stesso Trump è intervenuto in prima persona per rimettere le cose a posto, rimproverando aspramente i due contendenti e per ora la tregua regge. Così le borse europee hanno chiuso in rialzo. 

Testa a testa tra Milano e Francoforte

Nella seconda seduta della settimana il Ftse Mib e il Dax si sono contesi tutto il giorno il titolo di migliore piazza finanziaria d’Europa. Alla fine hanno tagliato il traguardo a pari merito (+1,6%), seguiti dall’Ibex 35 (+1,3%) e dal Cac 40 (+1%), mentre il Ftse 100 ha chiuso piatto.    

Francoforte ha ricevuto una spinta dall’indice Ifo (misura il sentiment delle imprese), che ha toccato i massimi da un anno e superato le attese. Milano è stata trascinata invece dal rally di Buzzi (+7,3%) e Mps (+6,9%), che secondo indiscrezioni starebbe per ricevere il via libera della Bce all’ops su Mediobanca (+4,7%). 

La performance delle banche è stata bilanciata però dal calo dei titoli energy. Eni ha perso il 2,8% per colpa della sanzione antitrust ricevuta dalla controllata Novamont e a causa della seconda frenata di fila del petrolio, che ha rallentato anche Tenaris (-2,3%) e Saipem (-2,2%).

Si riduce lo spread

Nonostante le schermaglie della mattinata, la tregua in Medio Oriente ha dimostrato in qualche modo di reggere e allora anche i timori sulle forniture di greggio si sono alleviati. Per questo motivo il Brent e il Wti sono arrivati a perdere più del 5% e anche l’oro cedeva il 2% dopo che l’appetito per il rischio è tornato a diffondersi tra gli investitori. 

Andamento opposto invece per i rendimenti dei titoli di Stato, che sono scesi in America e saliti in Europa. Più in Germania che in Italia, con conseguente riduzione dello spread a 95 punti. Infine l’euro, che ha continuato a guadagnare terreno sul dollaro e ha riportato il cambio sopra quota 1,16. 

 Ore 15:30. Piazza Affari accelera dopo l’apertura di Wall Street. A Milano testa a testa tra Buzzi e Mps

Gli indici europei continuano a scambiare sopra la parità, spinti anche dall’apertura in rialzo di Wall Street. Alle 15:30 il Ftse Mib sale dell’1,6%, migliore performance tra le borse del Vecchio Continente. Piazza Affari è tallonata dal Dax (+1,55%), mentre l’Ibex 35 (+1,35%) e il Cac 40 (+1,25%) restano più distanti. Debole infine il Ftse 100 (+0,2%).

Cosa succede a Piazza Affari

A Milano continua il testa a testa tra Buzzi (+7,3%) e Mps (+7%), mentre i titoli legati al petrolio continuano a scambiare sotto la parità (leggi sotto). Il prezzo del greggio scende per il secondo giorno di fila (Brent e Wti -4,5%), questa volta perché la sera del 23 giugno Trump ha annunciato una tregua tra Iran e Israele.

In mattinata, però, i due Paesi hanno violato il cessate il fuoco, provocando l’ira del presidente americano, diretto al vertice Nato in Olanda. All’Aia i leader dei Paesi dell’Alleanza Atlantica dovrebbero alzare le spese per la difesa al 5% del pil, traguardo da raggiungere entro il 2035.  

 Ore 14:00. Indici Ue in rialzo nonostante la tregua a rischio in Medio Oriente. A Milano rally di Buzzi e Mps

Le borse europee continuano a correre anche se la tregua in Medio Oriente rischia di saltare. Iran e Israele hanno violato il cessate il fuoco, facendo infuriare il presidente americano Donald Trump. Ma gli indici del Vecchio Continente restano fiduciosi e alle 14:00 sono guidati al rialzo dal Dax (+1,8%), che beneficia anche dei dati positivi dell’indice Ifo (leggi sotto). 

Dopo Francoforte svetta il Ftse Mib (+1,6%), seguito dall’Ibex 35 (+1,5%) e dal Cac 40 (+1,3%). Più distante il Ftse 100 (+0,4%). Le novità positive arrivano poi dallo spread tra Btp e Bund decennali, che si restringe a 95 punti base in un contesto, però, di rendimenti in crescita per i titoli di Stato.

I migliori e i peggiori di Piazza Affari

A Milano il miglior titolo resta Buzzi (+7,2%), tallonato da Mps (+6,9%), che secondo indiscrezioni starebbe per ottenere il via libera dalla Bce all’ops su Mediobanca (+4,6%). Bene inolte Prysmian (+3,5%), mentre Campari cede l’1%. Le azioni peggiori sono però quelle di Eni (-3%), anche per colpa della multa antitrust alla controllata Novamont, e quelle di Tenaris (-2,2%) e Saipem (-1,45%). 

I titoli energetici scendono dopo il tonfo del prezzo del petrolio (Brent e Wti -4%). Il motivo? La possibile tregua ha allentato le preoccupazioni sull’approvvigionamento e sulla chiusura dello Stretto di Hormuz, dove transita il 20% del greggio mondiale. E con l’incertezza che diminuisce anche l’oro dismette le vesti di bene rifugio e scambia a 3.328 dollari l’oncia (-2%), mentre il cambio euro-dollaro risale a quota 1,16.

 Ore 11:30. Piazza Affari tonica con Buzzi e Mps. Indice Ifo ai massimi da un anno

Pizza Affari continua a viaggiare veloce. Alle 11:30 di martedì 24 giugno il Ftse Mib sale dell’1,2% a 39.290 punti dopo la pubblicazione dell’indice Ifo in Germania, con il sentiment delle imprese ai massimi da un anno e sopra le attese. 

A Milano corrono Buzzi (+6,2%), Mps (+4,8%), Prysmian (+4%), Stellantis (+3%). In calo, assieme al petrolio e al gas, i titoli del comparto: Eni (-3,5%), Saipem (-2,6%), Tenaris -2,6% e A2A (-1,15%).

Ifo ai massimi da un anno

L’indice Ifo sul clima economico in Germania (viene calcolato tramite un sondaggio mensile a 7.000 imprese nei settori industriale, edile e commerciale) è salito a 88,4 a giugno 2025, segnando il livello più alto degli ultimi dodici mesi, rispetto a 87,5 di maggio e superando leggermente le attese degli analisti, che indicavano 88,2.

La componente sulle aspettative è aumentata in modo significativo, toccando quota 90,7, il valore più elevato da aprile 2023, rispetto al 89 rivisto del mese precedente. Anche l’indice relativo alle condizioni attuali ha registrato un lieve miglioramento, passando da 86,1 a 86,2.

Il calendario macro di martedì 24 giugno 

Cina, Comitato Npc si riunisce a Pechino fino al 27 giugno

10.00 Germania, Fiducia imprenditori giugno

15.00 Usa, S&P prezzi case aprile

16.00 Usa, Richmond Fed Manufact. Index giugno

16.00 Usa, Fiducia consumatori giugno

16.00 Usa, Powell: testimonianza semestrale a Comm.ne Servizi Finanziari Camera

19.00 Usa, Asta treasury 2 anni (69 miliardi di dollari)

 Ore 9:05. Piazza Affari brillante dopo la fine della guerra Israele-Iran. Crolla il prezzo del gas. Bene Prysmian, Stellantis

Piazza Affari apre brillante, martedì 24 giugno, il Ftse Mib balza dell’1,55% a 39.443 punti con Prysmian (+5,2%), Stellantis, Buzzi (+4% circa) e Interpump (+3,8%). Giù i titoli del petrolio col calo del greggio: Eni (-4%), Tenaris (-3,3%), Saipem (-2,8%). Precipitano i prezzi del gas ad Amsterdam: -11,5% a 35,97 megawatt all’ora.

Ore 8:20. Europa attesa tonica dopo la fine della guerra Israele-Iran. Occhio a Unicredit, Mps, Mediobanca e Banco Bpm

L’Asia ha corso, martedì 24 giugno, dopo l’annuncio, nella notte, da parte del presidente Usa, Donald Trump, della fine della Guerra dei 12 giorni fra Israele Iran. Qualche ora più tardi, anche Iran e Israele hanno confermato le parole del presidente Usa. Alle ore 8:20 italiane i futures sull’Eurostoxx 600 salgono dell’1,4%, mentre crolla il petrolio (-4% a 65,8 dollari il barile) e corre l’euro (1,1619, +0,35%). Infine i futures sul Nasdaq stanno accelerando (+1,15%).

A Piazza Affari occhio a…

La Banca centrale europea ha dato il via libera alla proposta di acquisizione di Mediobanca da parte di Mps, secondo fonti di Reuters. Mps, che per un decennio ha incarnato i problemi bancari dell’Italia fino al salvataggio statale del 2017, a gennaio ha sorpreso gli investitori facendo un’offerta per la banca d’affari milanese che un tempo era una potenza del capitalismo italiano. Un portavoce della Bce ha preferito non commentare.

L’offerta di acquisto ha fatto seguito alla vendita da parte del Mef a novembre, di una quota della banca (15%) a un gruppo di azionisti italiani, tra cui le famiglie Del Vecchio e Caltagirone, che sono anche azionisti di riferimento di Mediobanca. Su questa operazione è emerso proprio oggi che la Commissione Ue ha aperto un’indagine.

La vendita è oggetto anche di indagine da parte della Procura di Milano.  Mps vale 8,7 miliardi di euro ai prezzi attuali, mentre la capitalizzazione di mercato di Mediobanca si avvicina ai 16 miliardi di euro – un valore superiore ai 14,6 miliardi di euro dell’offerta di Mps per tutte le azioni.
La decisione è stata presa dal Consiglio di vigilanza della Bce attraverso una procedura scritta. Ora dovrà essere approvata dal Consiglio direttivo della Bce. Sarà quindi comunicata a Mps, che dovrebbe lanciare formalmente la sua offerta a luglio.

Intanto Mediobanca presenterà venerdì i target finanziari al 2028, due anni oltre l’orizzonte coperto dall’attuale piano, per fornire agli investitori un quadro più facilmente comparabile con gli obiettivi indicata da Mps nella sua Ops.

Gli altri titoli

  • Safilo e Carolina Herrera hanno rinnovato l’accordo di licenza globale per il design, la produzione e la distribuzione delle collezioni eyewear a marchio Carolina Herrera fino a dicembre 2031.
  • Tim, assemblea ordinaria e straordinaria (11,00) e speciale azionisti di risparmio (13,00).
  • Mfe-MediaforEurope, assemblea straordinaria (8,30) ad Amsterdam.
  • Aatech, inizia l’offerta diritti inoptati, termina il 25 giugno, salvo chiusura anticipata. (riproduzione riservata)