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Delitto di Garlasco, i carabinieri a casa di Andrea Sempio: le ultime news. LIVE

23 min read

Ancora una svolta nelle indagini sul delitto di Garlasco. Questa mattina sono scattate le perquisizioni dei Carabinieri di Pavia a Voghera, a casa di Andrea Sempio, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi avvenuto il 13 agosto del 2007. La perquisizione è mirata ad acquisire elementi utili all’inchiesta, attraverso l’analisi dei contenuti di supporti informatici, telefoni e pc presenti in casa. Perquisizioni anche nelle abitazioni dei genitori di Sempio e di due amici che il ragazzo avrebbe sentito la mattina in cui è stata uccisa Chiara. Entrambi frequentavano l’abitazione di via Pascoli in quanto amici di Marco Poggi, fratello della vittima.\n

I Carabinieri del nucleo investigativo di Milano, su delega della Procura di Pavia, stanno anche setacciando un’area campestre a Tromello, Comune confinante con Garlasco, alla ricerca della possibile arma del delitto che sarebbe un attizzatoio di casa Poggi. Secondo una testimonianza, sarebbe stato gettato in un canale.

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Le ricerche dell’arma utilizzata la mattina del 13 agosto 2007 per uccidere Chiara Poggi nella sua abitazione di Garlasco si concentrano in una roggia che lambisce Tromello. Secondo la testimonianza di un uomo, raccolta nei mesi scorsi dalla trasmissione ‘Le Iene’, una donna avrebbe gettato un oggetto metallico in un canale che si trova vicino a una casa che era di proprietà della nonna delle gemelle Cappa, cugine della 26enne uccisa 18 anni fa. Proprio qui si stanno concentrando le attività di carabinieri e vigili del fuoco: le foto.

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In via Monte Nero, a Tromello, sono arrivate le idrovore dei Vigili del fuoco del Comando provinciale di Pavia che servono a svuotare il canale dove si concentrano le ricerche della presunta arma del delitto Poggi. I macchinari pescano dal lato del corso d’acqua opposto a quello su cui questa mattina si è concentrata l’attenzione degli investigatori. 

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È iniziato poco dopo le 12 lo svuotamento del canale che scorre nel centro di Tromello, in provincia di Pavia, dove da questa mattina si concentrano le ricerche dell’arma utilizzata la mattina del 13 agosto 2007 per uccidere Chiara Poggi. I Carabinieri sono aiutati nelle operazioni dai Vigili del fuoco del Comando provinciale di Pavia. \”Difficile poter \”operare efficacemente – spiega un tecnico del Comune di Tromello – senza uno svuotamento completo: metteranno delle paratie per isolare il tratto e poi lo svuoteranno con le idrovore\”. 

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Andrea Sempio, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi del 2007, da quanto si è saputo, con a fianco uno dei suoi legali, l’avvocato Angela Taccia, si è mostrato \”tranquillo\” e ha dato \”piena disponibilità\” alle attività di perquisizione dei Carabinieri, che non sono ancora terminate nella sua casa di Voghera (Pavia). Come non sono concluse ancora quelle nell’abitazione dei genitori del 37enne, a Garlasco. 

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\”La famiglia Poggi è rimasta ancora una volta basita per quanto sta accadendo. Il nostro ordinamento attribuisce alle Procure un amplissimo potere in fase di indagini ma non per questo gli inquirenti possono collocarsi al di sopra della giurisdizione ignorando quanto accertato in un giusto processo, valorizzando – a distanza di quasi 20 anni – delle ipotesi stravaganti e creando in tal modo i presupposti per una loro immediata diffusione sugli organi di stampa\”. Lo afferma l’avvocato Francesco Compagna, legale della famiglia di Chiara Poggi. \”ll rispetto per le persone coinvolte in una così tragica vicenda, e ora nuovamente esposte a sofferenze indicibili, richiederebbe a nostro avviso un maggior rigore nella valutazione dei dati probatori e nella tutela della riservatezza degli eventuali accertamenti ritenuti opportuni\”, aggiunge il penalista. 

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Nei vecchi atti delle indagini sul caso di Garlasco c’erano anche le dichiarazioni di un testimone che aveva raccontato di aver visto Stefania Cappa, cugina della vittima che non risulta indagata, allontanarsi in bici dalla villetta dei Poggi con in mano un oggetto pesante, forse un attizzatoio da camino, salvo, poi, mettere a verbale di essersi inventato tutto.Una testimonianza che è stata riletta nelle nuove indagini della Procura di Pavia e quell’uomo sarebbe stato ascoltato nuovamente dagli investigatori, così come il cosiddetto \”super testimone\” de Le Iene. 

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In foto, la zona del sopralluogo di oggi degli investigatori nel corso d’acqua vicino a una casa, di interesse per le indagini del delitto di Garlasco del 2007, a Tormello, nel Pavese

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Le ricerche dell’arma utilizzata la mattina del 13 agosto 2007 per uccidere la 26enne Chiara Poggi nella sua abitazione di Garlasco (Pavia) si concentrano in una roggia che lambisce Tromello. Al momento le operazioni di ricerca in acqua non sono ancora cominciate. Carabinieri, Vigili del fuoco e Polizia locale hanno effettuato una riunione organizzativa in Comune, seguita da un veloce sopralluogo degli investigatori. La loro attenzione si sta concentrando alla fine di una scala che porta al canale, nei pressi di una villetta bifamiliare gialla, su due piani, in via Roma. 

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Le ricerche sulla presunta arma del delitto di Garlasco del 2007 si basano, da quanto si è saputo, sulla testimonianza di un uomo, raccolta nei mesi scorsi dalla trasmissione Le Iene, che avrebbe detto di aver visto una persona, una donna, gettare un oggetto metallico in un canale. Canale che si trova a Tormello, nel Pavese, vicino a una casa che era di proprietà della nonna delle gemelle Cappa, cugine di Chiara Poggi, e dove si stanno concentrando le attività di Carabinieri e Vigili del fuoco. A partire da questa nuova testimonianza, i Carabinieri del Nucleo investigativo, coordinati dalla Procura pavese diretta da Fabio Napoleone, hanno deciso di effettuare ricerche nel canale a distanza di 18 anni dall’omicidio. Un accertamento che in precedenza non era mai stato fatto. Le gemelle Cappa non risultano indagate negli atti. 

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Roberto Freddi e Mattia Capra non sono indagati. In questo nuovo filone di indagini, le loro abitazioni sono state perquisite dai carabinieri di Milano, su delega della procura di Pavia con un decreto “presso terzi”, perché sono gli storici amici di Andrea Sempio e di Marco Poggi, il fratello di Chiara (estraneo ai fatti, era in vacanza in Trentino il giorno dell’omicidio), e frequentavano abitualmente la villetta di via Pascoli: L’ARTICOLO.

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I due amici di Sempio non risultano indagati negli atti ed erano già stati coinvolti, tra l’altro, in acquisizioni di materiale genetico per la consulenza che, poi, secondo i pm, ha accertato la compatibilità tra il Dna di Sempio e quello presente su unghie e dita della vittima. Lo scorso 28 aprile, in una caserma dei carabinieri di Milano era stata convocata per una testimonianza anche la madre del 37enne indagato, la quale, però, non ha risposto, facoltà prevista essendo un familiare. E si è sentita male quando gli investigatori le hanno fatto una domanda sulla sua conoscenza con un vigile del fuoco che lavorava a Vigevano. Questa persona ha già reso una testimonianza che, secondo inquirenti e investigatori, smonterebbe la ricostruzione fornita su quella mattina da Sempio, il quale aveva detto che fin verso le 10 era rimasto a casa con il padre, aveva atteso il rientro della madre e poi aveva preso lui la macchina per andare in una libreria a Vigevano, conservando anche un biglietto del parcheggio.

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\”Tutti gli attrezzi del camino ci sono ancora\”. L’attizzatoio \”che avevamo allora c’è ancora adesso\”. Così Rita Poggi sulla ricerca dell’arma utilizzata la mattina del 13 agosto 2007 per uccidere la figlia Chiara nella loro abitazione di Garlasco. 

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Contatti telefonici tra Andrea Sempio, l’indagato nella nuova inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi, e Mattia Capra e Roberto Freddi, anche loro amici di Marco Poggi, il fratello di Chiara, erano già emersi nelle vecchie indagini sul delitto ed erano riferibili proprio alla mattina dell’uccisione della 26enne. Da quanto si è saputo, i carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, coordinati dalla Procura di Pavia, hanno rianalizzato tutti quei vecchi dati e tabulati e celle telefoniche. Alle 9.58 del 13 agosto 2007 Sempio, come si legge negli atti che nel 2017 portarono all’archiviazione della sua posizione, chiamò Mattia Capra, agganciando la cella telefonica di Garlasco. Una conversazione di un secondo, ovvero probabilmente l’amico non rispose. Poi, Sempio si sarebbe spostato con la macchina, stando alla sua versione, verso Vigevano per andare in una libreria. Rientrato a Garlasco, scrivevano i magistrati, \”fu contattato dagli amici\”. E Capra, in particolare, gli mandò un messaggio alle 11.10.

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Stanno cercando \”tutto quanto\” potrebbe essere \”utile alle indagini\” i carabinieri di Milano delegati dalla procura di Pavia nella nuova indagine sull’omicidio di Garlasco. Lo spiega l’avvocato Massimo Lovati, che insieme alla collega Angela Taccia difende Andrea Sempio. Per il legale, che si trova a casa dei genitori del 37enne, il decreto di perquisizione è \”molto generico\”. 

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In foto, un’immagine delle perquisizioni scattate questa mattina

“,”postId”:”b413a882-e523-416a-978c-c0b853ac1f1a”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-05-14T08:17:42.251Z”,”timestampUtcIt”:”2025-05-14T10:17:42+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Legale Sempio: \”È sereno come sempre\””,”content”:”

\”La perquisizione è in corso. Andrea Sempio è sereno come sempre\”. Lo afferma uno dei suoi legali, l’avvocato Massimo Lovati. \”Stanno facendo indagini tradizionali, a tappeto – aggiunge – non so cosa stiano cercando\”. 

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Alberto Stasi, intanto, l’11 aprile, ha ottenuto la semilibertà. Lo ha deciso il Tribunale di Sorveglianza di Milano. Il 41enne, condannato in via definitiva nel 2015 a 16 anni per l’omicidio di Chiara Poggi, potrà stare fuori dal carcere parte del giorno, non solo per lavorare ma anche per attività di reinserimento sociale, e dovrà tornare la sera a Bollate.

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Secondo quanto si apprende, l’arma del delitto che i carabinieri starebbero cercando a Tromello, piccolo comune della Lomellina, sempre in provincia di Pavia, sarebbe un attizzatoio di casa Poggi. Secondo una testimonianza, sarebbe stato gettato in un canale. 

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Il 13 agosto 2007 Chiara Poggi, 26 anni, veniva trovata morta nella villetta di famiglia nel Pavese dal suo fidanzato, Alberto Stasi, di 24 anni. Sarà lui a essere condannato per l’omicidio, con sentenza definitiva arrivata nel 2017. Nel 2025 nel registro degli indagati viene iscritto Andrea Sempio già oggetto di indagini (archiviate) in passato: sembra che il dna trovato sotto le unghie della giovane sia compatibile con il suo: LE TAPPE DEL CASO.

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Le perquisizioni sono state estese ancge alle abitazioni di due amici di Sempio, Roberto Freddi e Mattia Capra, come scrive Il Corriere della Sera. Sempio li avrebbe sentiti la mattina in cui è stata uccisa Chiara Poggi. Entrambi frequentavano l’abitazione di via Pascoli in quanto amici di Marco Poggi, fratello della vittima. Sui due giovani gli investigatori avevano già effettuato acquisizioni di materiale biologico per le comparazioni, in vista della consulenza, e anche per le attività dell’incidente probatorio, la cui udienza per i conferimenti degli incarichi è in programma venerdì a Pavia.

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Si estendono i rilievi in corso da stamani a Garlasco e Voghera  sul caso dell’omicidio di Chiara Poggi. Dopo le perquisizioni dei carabinieri in corso nelle abitazioni di Andrea Sempio e dei suoi genitori, ora l’attenzione degli inquirenti si sarebbe spostata a Tromello, piccolo comune della Lomellina, sempre in provincia di Pavia. Secondo indiscrezioni si cerca una possibile arma del delitto. Secondo un testimone sarebbe stata gettata in un canale. 

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A fine aprile la madre di Sempio, Daniela Ferrari, si era avvalsa della facoltà di non rispondere quando era stata convocata dai carabinieri di Milano nell’ambito della nuova indagine della Procura di Pavia sull’omicidio di Chiara Poggi in cui il figlio, Andrea Sempio, risulta indagato. La donna è stata ascoltata come persona informata sui fatti. Gli inquirenti volevano parlare con lei circa alcuni elementi legati ai movimenti del figlio la mattina del delitto come, ad esempio, gli orari degli spostamenti dello stesso Sempio, e lo scontrino del posteggio di Vigevano (Pavia) che il ragazzo decise di tenere su suggerimento dei suoi genitori, come ha dichiarato la donna in una recente intervista televisiva. La signora Ferrari, è poi emerso, ha accusato un malore proprio mentre si trovava al Comando provinciale dei carabinieri di Milano. A quanto si apprende, dopo le prime domande, la donna si sarebbe sentita poco bene. Le sarebbe stato chiesto anche di una sua conoscenza con un Vigile del fuoco in servizio a Vigevano all’epoca del delitto di Chiara Poggi.

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Sempio, 37 anni, è indagato nell’ambito di nuove indagini sull’uccisione di Chiara Poggi. Per il delitto è stato condannato in via definitiva, nel 2015, l’ex fidanzato della vittima, Alberto Stasi, attualmente in semilibertà. Sempio, amico di Marco Poggi,  fratello di Chiara, all’epoca dei fatti aveva 19 anni, ed era già stato al centro delle indagini tra il 2016 e il 2017, ma le accuse nei suoi confronti erano poi state archiviate. L’11 marzo 2025, però, si è scoperto che Sempio era nuovamente indagato. Sul tavolo c’è il dna trovato sulle unghie della vittima, incompatibile con quello di Stasi, ma che, seguendo metodi e tecniche di nuova generazione, risulterebbe compatibile con quello di Sempio. L’accusa per lui è di omicidio in concorso. 

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Nuova svolta nelle indagini sul delitto di Garlasco. Questa mattina sono scattate le perquisizioni dei carabinieri di Pavia a Voghera, a casa di Andrea Sempio, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi avvenuto il 13 agosto del 2007. La perquisizione è mirata ad acquisire elementi utili all’inchiesta, attraverso l’analisi dei contenuti di supporti informatici, telefoni e pc presenti in casa. Perquisizioni anche nelle abitazioni dei genitori di Sempio e di due amici del ragazzo. Una perquisizione sarebbe scattata anche in un’area campestre di Tromello, piccolo centro alle porte di Garlasco. Qui i carabinieri si starebbero muovendo alla ricerca della possibile arma del delitto.

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Ancora una svolta nelle indagini sul delitto di Garlasco. Questa mattina sono scattate le perquisizioni dei Carabinieri di Pavia a Voghera, a casa di Andrea Sempio, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi avvenuto il 13 agosto del 2007. La perquisizione è mirata ad acquisire elementi utili all’inchiesta, attraverso l’analisi dei contenuti di supporti informatici, telefoni e pc presenti in casa. Perquisizioni anche nelle abitazioni dei genitori di Sempio e di due amici che il ragazzo avrebbe sentito la mattina in cui è stata uccisa Chiara. Entrambi frequentavano l’abitazione di via Pascoli in quanto amici di Marco Poggi, fratello della vittima.

I Carabinieri del nucleo investigativo di Milano, su delega della Procura di Pavia, stanno anche setacciando un’area campestre a Tromello, Comune confinante con Garlasco, alla ricerca della possibile arma del delitto che sarebbe un attizzatoio di casa Poggi. Secondo una testimonianza, sarebbe stato gettato in un canale.

Gli approfondimenti:

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meno di un minuto fa

Si cerca arma vicino casa della nonna delle gemelle Cappa. FOTO

Le ricerche dell’arma utilizzata la mattina del 13 agosto 2007 per uccidere Chiara Poggi nella sua abitazione di Garlasco si concentrano in una roggia che lambisce Tromello. Secondo la testimonianza di un uomo, raccolta nei mesi scorsi dalla trasmissione ‘Le Iene’, una donna avrebbe gettato un oggetto metallico in un canale che si trova vicino a una casa che era di proprietà della nonna delle gemelle Cappa, cugine della 26enne uccisa 18 anni fa. Proprio qui si stanno concentrando le attività di carabinieri e vigili del fuoco: le foto.

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11 minuti fa

In azione le idrovore per svuotare il canale dove si cerca l’arma

In via Monte Nero, a Tromello, sono arrivate le idrovore dei Vigili del fuoco del Comando provinciale di Pavia che servono a svuotare il canale dove si concentrano le ricerche della presunta arma del delitto Poggi. I macchinari pescano dal lato del corso d’acqua opposto a quello su cui questa mattina si è concentrata l’attenzione degli investigatori. 

43 minuti fa

Iniziato a Tromello lo svuotamento del canale

È iniziato poco dopo le 12 lo svuotamento del canale che scorre nel centro di Tromello, in provincia di Pavia, dove da questa mattina si concentrano le ricerche dell’arma utilizzata la mattina del 13 agosto 2007 per uccidere Chiara Poggi. I Carabinieri sono aiutati nelle operazioni dai Vigili del fuoco del Comando provinciale di Pavia. “Difficile poter “operare efficacemente – spiega un tecnico del Comune di Tromello – senza uno svuotamento completo: metteranno delle paratie per isolare il tratto e poi lo svuoteranno con le idrovore”. 

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44 minuti fa

Sempio tranquillo e non preoccupato delle perquisizioni

Andrea Sempio, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi del 2007, da quanto si è saputo, con a fianco uno dei suoi legali, l’avvocato Angela Taccia, si è mostrato “tranquillo” e ha dato “piena disponibilità” alle attività di perquisizione dei Carabinieri, che non sono ancora terminate nella sua casa di Voghera (Pavia). Come non sono concluse ancora quelle nell’abitazione dei genitori del 37enne, a Garlasco. 

12:03

Omicidio Chiara Poggi, si cerca arma del delitto di Garlasco. VIDEO

12:00

Famiglia Poggi: “Basiti per quanto sta accadendo”

“La famiglia Poggi è rimasta ancora una volta basita per quanto sta accadendo. Il nostro ordinamento attribuisce alle Procure un amplissimo potere in fase di indagini ma non per questo gli inquirenti possono collocarsi al di sopra della giurisdizione ignorando quanto accertato in un giusto processo, valorizzando – a distanza di quasi 20 anni – delle ipotesi stravaganti e creando in tal modo i presupposti per una loro immediata diffusione sugli organi di stampa”. Lo afferma l’avvocato Francesco Compagna, legale della famiglia di Chiara Poggi. “ll rispetto per le persone coinvolte in una così tragica vicenda, e ora nuovamente esposte a sofferenze indicibili, richiederebbe a nostro avviso un maggior rigore nella valutazione dei dati probatori e nella tutela della riservatezza degli eventuali accertamenti ritenuti opportuni”, aggiunge il penalista. 

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11:57

Ricerche presunta arma del delitto basate su testimonianze

Nei vecchi atti delle indagini sul caso di Garlasco c’erano anche le dichiarazioni di un testimone che aveva raccontato di aver visto Stefania Cappa, cugina della vittima che non risulta indagata, allontanarsi in bici dalla villetta dei Poggi con in mano un oggetto pesante, forse un attizzatoio da camino, salvo, poi, mettere a verbale di essersi inventato tutto.Una testimonianza che è stata riletta nelle nuove indagini della Procura di Pavia e quell’uomo sarebbe stato ascoltato nuovamente dagli investigatori, così come il cosiddetto “super testimone” de Le Iene. 

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11:50

Le ricerche vicino a un canale

In foto, la zona del sopralluogo di oggi degli investigatori nel corso d’acqua vicino a una casa, di interesse per le indagini del delitto di Garlasco del 2007, a Tormello, nel Pavese

canale

©Ansa

11:44

Riunione organizzativa per le ricerche dell’arma

Le ricerche dell’arma utilizzata la mattina del 13 agosto 2007 per uccidere la 26enne Chiara Poggi nella sua abitazione di Garlasco (Pavia) si concentrano in una roggia che lambisce Tromello. Al momento le operazioni di ricerca in acqua non sono ancora cominciate. Carabinieri, Vigili del fuoco e Polizia locale hanno effettuato una riunione organizzativa in Comune, seguita da un veloce sopralluogo degli investigatori. La loro attenzione si sta concentrando alla fine di una scala che porta al canale, nei pressi di una villetta bifamiliare gialla, su due piani, in via Roma. 

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11:43

Si cerca presunta arma in canale vicino a una casa

Le ricerche sulla presunta arma del delitto di Garlasco del 2007 si basano, da quanto si è saputo, sulla testimonianza di un uomo, raccolta nei mesi scorsi dalla trasmissione Le Iene, che avrebbe detto di aver visto una persona, una donna, gettare un oggetto metallico in un canale. Canale che si trova a Tormello, nel Pavese, vicino a una casa che era di proprietà della nonna delle gemelle Cappa, cugine di Chiara Poggi, e dove si stanno concentrando le attività di Carabinieri e Vigili del fuoco. A partire da questa nuova testimonianza, i Carabinieri del Nucleo investigativo, coordinati dalla Procura pavese diretta da Fabio Napoleone, hanno deciso di effettuare ricerche nel canale a distanza di 18 anni dall’omicidio. Un accertamento che in precedenza non era mai stato fatto. Le gemelle Cappa non risultano indagate negli atti. 

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11:22

Perquisiti Roberto Freddi e Mattia Capra, i due amici di Sempio

Roberto Freddi e Mattia Capra non sono indagati. In questo nuovo filone di indagini, le loro abitazioni sono state perquisite dai carabinieri di Milano, su delega della procura di Pavia con un decreto “presso terzi”, perché sono gli storici amici di Andrea Sempio e di Marco Poggi, il fratello di Chiara (estraneo ai fatti, era in vacanza in Trentino il giorno dell’omicidio), e frequentavano abitualmente la villetta di via Pascoli: L’ARTICOLO.

10:49

L’alibi di Sempio e i nuovi elementi

I due amici di Sempio non risultano indagati negli atti ed erano già stati coinvolti, tra l’altro, in acquisizioni di materiale genetico per la consulenza che, poi, secondo i pm, ha accertato la compatibilità tra il Dna di Sempio e quello presente su unghie e dita della vittima. Lo scorso 28 aprile, in una caserma dei carabinieri di Milano era stata convocata per una testimonianza anche la madre del 37enne indagato, la quale, però, non ha risposto, facoltà prevista essendo un familiare. E si è sentita male quando gli investigatori le hanno fatto una domanda sulla sua conoscenza con un vigile del fuoco che lavorava a Vigevano. Questa persona ha già reso una testimonianza che, secondo inquirenti e investigatori, smonterebbe la ricostruzione fornita su quella mattina da Sempio, il quale aveva detto che fin verso le 10 era rimasto a casa con il padre, aveva atteso il rientro della madre e poi aveva preso lui la macchina per andare in una libreria a Vigevano, conservando anche un biglietto del parcheggio.

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10:47

Rita Poggi sull’arma del delitto: “Abbiamo ancora attrezzi del camino di allora”

“Tutti gli attrezzi del camino ci sono ancora”. L’attizzatoio “che avevamo allora c’è ancora adesso”. Così Rita Poggi sulla ricerca dell’arma utilizzata la mattina del 13 agosto 2007 per uccidere la figlia Chiara nella loro abitazione di Garlasco. 

10:42

Tra Sempio e amici telefonate la mattina del delitto

Contatti telefonici tra Andrea Sempio, l’indagato nella nuova inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi, e Mattia Capra e Roberto Freddi, anche loro amici di Marco Poggi, il fratello di Chiara, erano già emersi nelle vecchie indagini sul delitto ed erano riferibili proprio alla mattina dell’uccisione della 26enne. Da quanto si è saputo, i carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, coordinati dalla Procura di Pavia, hanno rianalizzato tutti quei vecchi dati e tabulati e celle telefoniche. Alle 9.58 del 13 agosto 2007 Sempio, come si legge negli atti che nel 2017 portarono all’archiviazione della sua posizione, chiamò Mattia Capra, agganciando la cella telefonica di Garlasco. Una conversazione di un secondo, ovvero probabilmente l’amico non rispose. Poi, Sempio si sarebbe spostato con la macchina, stando alla sua versione, verso Vigevano per andare in una libreria. Rientrato a Garlasco, scrivevano i magistrati, “fu contattato dagli amici”. E Capra, in particolare, gli mandò un messaggio alle 11.10.

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10:35

Legale Sempio: “Decreto perquisizione molto generico”

Stanno cercando “tutto quanto” potrebbe essere “utile alle indagini” i carabinieri di Milano delegati dalla procura di Pavia nella nuova indagine sull’omicidio di Garlasco. Lo spiega l’avvocato Massimo Lovati, che insieme alla collega Angela Taccia difende Andrea Sempio. Per il legale, che si trova a casa dei genitori del 37enne, il decreto di perquisizione è “molto generico”. 

10:32

Le perquisizioni a casa di Andrea Sempio: VIDEO

10:28

Perquisizioni in corso a casa di Andrea Sempio, dei suoi genitori e di due amici

In foto, un’immagine delle perquisizioni scattate questa mattina

perquisizioni

©IPA/Fotogramma

10:17

Legale Sempio: “È sereno come sempre”

“La perquisizione è in corso. Andrea Sempio è sereno come sempre”. Lo afferma uno dei suoi legali, l’avvocato Massimo Lovati. “Stanno facendo indagini tradizionali, a tappeto – aggiunge – non so cosa stiano cercando”. 

10:12

Stasi ad aprile ha ottenuto la semilibertà

Alberto Stasi, intanto, l’11 aprile, ha ottenuto la semilibertà. Lo ha deciso il Tribunale di Sorveglianza di Milano. Il 41enne, condannato in via definitiva nel 2015 a 16 anni per l’omicidio di Chiara Poggi, potrà stare fuori dal carcere parte del giorno, non solo per lavorare ma anche per attività di reinserimento sociale, e dovrà tornare la sera a Bollate.

09:42

Attizzatoio di casa Poggi possibile arma del delitto

Secondo quanto si apprende, l’arma del delitto che i carabinieri starebbero cercando a Tromello, piccolo comune della Lomellina, sempre in provincia di Pavia, sarebbe un attizzatoio di casa Poggi. Secondo una testimonianza, sarebbe stato gettato in un canale. 

09:36

Delitto Garlasco, dall’omicidio di Chiara Poggi alle ultime indagini: le tappe

Il 13 agosto 2007 Chiara Poggi, 26 anni, veniva trovata morta nella villetta di famiglia nel Pavese dal suo fidanzato, Alberto Stasi, di 24 anni. Sarà lui a essere condannato per l’omicidio, con sentenza definitiva arrivata nel 2017. Nel 2025 nel registro degli indagati viene iscritto Andrea Sempio già oggetto di indagini (archiviate) in passato: sembra che il dna trovato sotto le unghie della giovane sia compatibile con il suo: LE TAPPE DEL CASO.

09:33

Perquisizioni anche nelle abitazioni di due amici di Sempio

Le perquisizioni sono state estese ancge alle abitazioni di due amici di Sempio, Roberto Freddi e Mattia Capra, come scrive Il Corriere della Sera. Sempio li avrebbe sentiti la mattina in cui è stata uccisa Chiara Poggi. Entrambi frequentavano l’abitazione di via Pascoli in quanto amici di Marco Poggi, fratello della vittima. Sui due giovani gli investigatori avevano già effettuato acquisizioni di materiale biologico per le comparazioni, in vista della consulenza, e anche per le attività dell’incidente probatorio, la cui udienza per i conferimenti degli incarichi è in programma venerdì a Pavia.

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09:13

Si cerca la possibile arma del delitto

Si estendono i rilievi in corso da stamani a Garlasco e Voghera  sul caso dell’omicidio di Chiara Poggi. Dopo le perquisizioni dei carabinieri in corso nelle abitazioni di Andrea Sempio e dei suoi genitori, ora l’attenzione degli inquirenti si sarebbe spostata a Tromello, piccolo comune della Lomellina, sempre in provincia di Pavia. Secondo indiscrezioni si cerca una possibile arma del delitto. Secondo un testimone sarebbe stata gettata in un canale. 

09:08

Il malore della madre di Sempio nelle scorse settimane

A fine aprile la madre di Sempio, Daniela Ferrari, si era avvalsa della facoltà di non rispondere quando era stata convocata dai carabinieri di Milano nell’ambito della nuova indagine della Procura di Pavia sull’omicidio di Chiara Poggi in cui il figlio, Andrea Sempio, risulta indagato. La donna è stata ascoltata come persona informata sui fatti. Gli inquirenti volevano parlare con lei circa alcuni elementi legati ai movimenti del figlio la mattina del delitto come, ad esempio, gli orari degli spostamenti dello stesso Sempio, e lo scontrino del posteggio di Vigevano (Pavia) che il ragazzo decise di tenere su suggerimento dei suoi genitori, come ha dichiarato la donna in una recente intervista televisiva. La signora Ferrari, è poi emerso, ha accusato un malore proprio mentre si trovava al Comando provinciale dei carabinieri di Milano. A quanto si apprende, dopo le prime domande, la donna si sarebbe sentita poco bene. Le sarebbe stato chiesto anche di una sua conoscenza con un Vigile del fuoco in servizio a Vigevano all’epoca del delitto di Chiara Poggi.

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08:58

Delitto Garlasco, in corso perquisizione a casa di Sempio. VIDEO

08:46

Le indagini su Sempio e il dna

Sempio, 37 anni, è indagato nell’ambito di nuove indagini sull’uccisione di Chiara Poggi. Per il delitto è stato condannato in via definitiva, nel 2015, l’ex fidanzato della vittima, Alberto Stasi, attualmente in semilibertà. Sempio, amico di Marco Poggi,  fratello di Chiara, all’epoca dei fatti aveva 19 anni, ed era già stato al centro delle indagini tra il 2016 e il 2017, ma le accuse nei suoi confronti erano poi state archiviate. L’11 marzo 2025, però, si è scoperto che Sempio era nuovamente indagato. Sul tavolo c’è il dna trovato sulle unghie della vittima, incompatibile con quello di Stasi, ma che, seguendo metodi e tecniche di nuova generazione, risulterebbe compatibile con quello di Sempio. L’accusa per lui è di omicidio in concorso. 

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08:46

Le perquisizioni

Nuova svolta nelle indagini sul delitto di Garlasco. Questa mattina sono scattate le perquisizioni dei carabinieri di Pavia a Voghera, a casa di Andrea Sempio, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi avvenuto il 13 agosto del 2007. La perquisizione è mirata ad acquisire elementi utili all’inchiesta, attraverso l’analisi dei contenuti di supporti informatici, telefoni e pc presenti in casa. Perquisizioni anche nelle abitazioni dei genitori di Sempio e di due amici del ragazzo. Una perquisizione sarebbe scattata anche in un’area campestre di Tromello, piccolo centro alle porte di Garlasco. Qui i carabinieri si starebbero muovendo alla ricerca della possibile arma del delitto.

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