Piazza Affari in “maglia rosa” chiude a +1%. Intesa Sp tira volata alle banche, crolla Amplifon
Tracollo di Amplifon, al top Intesa dopo conti record
A Piazza Affari è Intesa Sanpaolo a tenere banco con l’utile del I semestre salito del 9,4% a 5,2 mld: il titolo chiude in rialzo del 4,39% a 5,43 euro, non lontano dal picco record di 5,8493 euro del 9 maggio 2007. Il ceo Carlo Messina ha parlato del «miglior semestre di sempre». Riflettori ancora su Iveco, che ha guidato i rialzi alla vigilia e ha confermato «discussioni in stato avanzato per potenziali operazioni riguardanti il settore della difesa, da un lato, e la restante società dall’altro». In volata anche Bper (+3,14% a 8,67 euro), con Jp Morgan al 3,34% nel capitale, e tutte le altre banche. In coda al listino crollo per Amplifon (-25,46% a 14,93), all’indomani di una trimestrale deludente e del taglio della guidance. In coda al Ftse Mib scivola anche Recordati che vede un rallentamento dell’utile nel primo semestre, anche se la società ha confermato le stime per l’intero esercizio. Ancora vendite su Stellantis (-4,5%) all’indomani della trimestrale, nonostante le rassicurazioni del ceo Antonio Filosa, che vede «progressi iniziali, ma incoraggianti», anche se il 2025 «è stato e sarà un anno difficile».
Euro cala a 1,14 dollari, risale il greggio
Sul mercato valutario si rafforza il dollaro, aiutato anche dal dato sul Pil: la moneta unica vale 1,1474 dollari (da 1,154 ieri in chiusura) e 171 yen (da 171,25). Dollaro/yen a 149,02 (da 148,41), Bitcoin in rialzo dello 0,87% a 118.580 dollari. Torna a salire anche il greggio, con le minacce di Trump all’India per l’acquisto di petrolio dalla Russia, frenato tuttavia dall’aumento delle scorte negli Stati Uniti. Il Brent sale dello 0,4% a 72,81 dollari mentre il Wti avanza dello 0,5% a 69,57 dollari. In rialzo dello 0,8% a 34,4 euro al MWh il gas europeo.
Spread in lieve rialzo nel finale a 84 punti base
Lo spread tra BTp e Bund, infine, torna a riaprirsi in una seduta di scambi sul secondario telematico Mts nella quale sono prevalse le vendite su tutto il comparto dei titoli sovrani. Nel finale il differenziale di rendimento tra i BTp decennali scadenza 1/10/35 e i Bund di pari durata (agosto 2035) è indicato a 84 punti base dagli 85 punti base indicati in mattinata mentre il closing della vigilia a 83 punti ha rappresentato il nuovo minimo da oltre 15 anni. Il rendimento del decennale benchmark italiano è in risalita: al closing è stato indicato al 3,55% (3,54% in avvio e 3,52% nel finale di martedì).
Loading…