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Tim in rally, pioggia di promozioni degli analisti sul titolo: il tesoro di Piazza Affari a forte sconto


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Ultim’ora news 5 ottobre ore 14

Il titolo Telecom Italia svetta a Piazza Affari venerdì 3 ottobre, sale del 6,2% a 0,499 euro, quasi raddoppiando la capitalizzazione da inizio 2025, che ora sfiora gli 11 miliardi di euro. Il volume degli scambi alle ore 10:30 sul titolo balza di oltre nove volte la media degli ultimi 20 giorni, secondo quanto registra il terminale Bloomberg. Gli scambi hanno infatti raggiunto 134,5 milioni di azioni, rispetto alla media di 14,4 milioni.

Gli analisti aggiornano rating e target price dopo che Tim ha presentato ieri il business Enterprise, con la presenza di Pietro Labriola (ceo) ed Elio Schiavo (Chief Enterprise & Innovation Solution Officer). E piove una serie di promozioni.

Banca Akros alza il target price

Banca Akros venerdì conferma il rating Buy su Tim e alza il target price da 0,48 a 0,52 euro, con un potenziale rialzo del 10,6%.  La società ha fornito nuove indicazioni sulle attività di Tim Enterprise, spiegano gli analisti, con focus sul modello di business, i principali punti di forza e i trend di crescita.

Tim Enterprise ha registrato nel 2024 ricavi per circa 3,3 miliardi di euro (circa il 24% dei ricavi di gruppo e il 35% dei ricavi domestici), in crescita del 6% anno su anno, con un Ebitda di circa 700 milioni di euro (21% di margine). La divisione include diverse linee di business: Connettività (1,1 miliardi), Cloud (1,1 miliardi), Cybersecurity, IoT e altri servizi IT (0,9 miliardi). La clientela è divisa in modo quasi paritetico tra Pubblica Amministrazione e privati.

Secondo Akros, «il posizionamento unico e le infrastrutture proprietarie (data center, rete di connettività…) consentono a Tim Enterprise di sfruttare bene i trend legati alla sovranità dei dati e del cloud (sia per la pubblica amministrazione che per i clienti corporate), offrendo un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti internazionali. Inoltre, Tim ha un ruolo privilegiato fra i clienti della pubblica amministrazione, con la possibilità di costruire un «solido backlog contrattuale e opportunità di cross-selling» (proporre al cliente prodotti o servizi complementari a quelli che ha già acquistato). I trend di crescita più recenti hanno mostrato proprio come il «cross-selling verso i clienti già acquisiti sia stato il «principale motore di crescita dei ricavi e dell’allungamento della durata media dei contratti (da circa 20 mesi a circa 40 mesi)».

Investimenti per 1 miliardo

Per quanto riguarda gli investimenti, Tim Enterprise ha avviato un piano triennale per circa 1 miliardo di euro, di cui 350 milioni già allocati nel 2024. L’iniziativa punta ad ampliare e modernizzare le infrastrutture digitali per rispondere alla crescente domanda di servizi resilienti e a bassa latenza in grado di garantire continuità e velocità di connessione, anche in contesti di criticità.

Tre motivi per alzare il tp: cloud, AI, minore costo del debito

Secondo Akros, Tim Enterprise appare «ben posizionata per cogliere i trend in corso, come la migrazione al cloud e l’intelligenza artificiale grazie agli asset proprietari e all’accesso alla clientela». Alla luce della maggiore visibilità sui flussi di cassa e del minore costo del debito per il gruppo Telecom Italia dopo la recente emissione obbligazionaria, con una potenziale riduzione di circa il 40% dei costi di interesse, gli analisti alzano il target price a 0,52 da 0,48 euro. Il nuovo prezzo obiettivo implica un multiplo Ev/Ebitda atteso al 2026 di 5 volte rispetto a una media del settore telco europeo di 6 volte.

Mediobanca Research: il tesoro nascosto a sconto del 30%

Gli analisti di Mediobanca Research confermato il giudizio Outperform su Tim. E alzano il target price da 0,47  a 0,51 euro. Gli esperti di Piazzetta Cuccia parlano nel report di «tesoro nascosto». E sottolineano il mix di attività legate a Cloud, AI e Cybersecurity all’interno di Enterprise che risulta molto interessante per la «costante crescita, prevedibile e redditizia del business (e qui la concorrenza è gestibile)». Di conseguenza i broker alzano il multiplo su Enterprise da 6 a 7 volte (ancora con uno sconto significativo rispetto alle società IT e Cloud), pari a 5,6 miliardi (il management ha ricordato che qualche anno fa un’offerta che valutava la divisione 6,5 miliardi fu rifiutata dal cda).

Nonostante la performance da inizio anno, «le attività italiane di Tim trattano con uno sconto del 30% rispetto ai concorrenti, ovvero sotto le 4 volte il rapporto Ev/Ebitda atteso al 2025, includendo i proventi dalla vendita di Sparkle e l’incasso della disputa sul canone 1998 da 1 miliardo». Uno sconto che per Mediobanca non ha molto senso, considerando che «il leverage ratio è inferiore ai concorrenti, intorno alle 1,5 volte contro 2,4 volte e che circa due terzi dell’Ebitda di gruppo, ossia il Brasile ed Enterprise sono esposti ad attività dove la concorrenza è limitata».

Intermonte: Tim Enterprise vale 6,7 miliardi

Gli analisti di Intermonte scrivono venerdì che «il focus sui cloud services, segmento a maggiore profittabilità e con tassi di crescita superiori alla media, rappresenta un potenziale catalyst per un re-rating della marginalità nel breve-medio termine». La nostra somma delle parti fatta dalla Sim milanese porta a un target price di 0,50 euro per azione ordinaria valutando Tim Enterprise 6,7 miliardi di euro. Rating Buy. (riproduzione riservata)