A Milano nasce l’Istituto “Carlo Acutis”: fede, cultura e tecnologia per la scuola del futuro
Un modello di scuola all’avanguardia, dove l’ispirazione cristiana e la cultura umanistica si uniscono alla tecnologia con l’obiettivo di trasmettere ai ragazzi competenze per stare al passo coi tempi del progresso tecnologico e dell’Intelligenza Artificiale. Un processo formativo innovativo, incentrato sullo sviluppo di una preparazione adatta all’ingresso del mondo lavorativo. Si è alzato il sipario sul nuovo Istituto Tecnico “Carlo Acutis, inaugurato oggi pomeriggio in Via Carlo Amoretti 78, a Quarto Oggiaro quartiere popolare di Milano. Alla presentazione della neonata scuola -che porta il nome appunto di Carlo Acutis, il giovane morto nel 2006 per una leucemia fulminante, canonizzato domenica a Roma da Papa Leone XIV e noto come il “patrono di internet”- hanno partecipato anche il Ministro dell’istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara e Monsignor Giuseppe Vegezzi, Vicario Episcopale di Milano. L’Istituto Acutis -che ha sede all’interno del Gi Group Training Hub, centro di formazione tecnica e professionale per giovani e adulti- è sorto per volontà della Fondazione Edutecne, della Cooperativa sociale Aslam e di tre scuole paritarie milanesi con impronta cristiana (Cooperativa la Zolla, Fondazione Grossman e Fondazione Mandelli Rodari).
«Complimenti a chi ha pensato questo progetto. Qui ho visto macchinari ultramoderni e spazi luminosi che mi danno serenità. Quella stessa serenità che spero abbiano tutti i docenti e gli studenti della scuola. Questo è un bel modello di scuola, su cui poter costruire il futuro lavorativo dei giovani. Le imprese hanno bisogno di professionalità che si forma in istituti come questi», ha sottolineato Valditara. Che poi ha proseguito, nel ricordo di Acutis: «Carlo da ieri è un santo, ma da sempre è un esempio positivo per i giovani. La sua vita ha rappresentato ciò che tutti noi dobbiamo intendere sul significato del bene con la “B” maiuscola. Serve riscoprire la forza e la bellezza del bene, superando il cancro inquinante del relativismo. Riportiamo la carità, forma più autentica dell’amore, al centro delle nostre vita. Carlo aveva una carità che sapeva manifestarsi anche nell’utilizzo di strumenti tecnologici, spesso visti negativamente ma in realtà fondamentali se promossi con intelligenza. Come diceva pure lui, io invito i giovani ad essere originali. E soprattutto non diventate mai schiavi dei social».
Anche Monsignor Vegezzi si è rivolto ai ragazzi della scuola, con un invito accorato: «Carlo Acutis ha vissuto la sua adolescenza nel miglior modo possibile ma allo stesso estremamente normale. Tutti voi ragazzi potete rendere grandi le piccole cose. Non accontentatevi del minimo, rendete la vostra vita un capolavoro di conoscenza e carità». L’anno scolastico inizierà venerdì mattina alla presenza di 38 studenti. Saranno due gli indirizzi formativi dell’istituto, che verrà guidato dal preside Nicola Terenzi. Da un lato l’indirizzo informatico basato soprattutto sull’insegnamento di un utilizzo consapevole dell’IA. Dall’altro un percorso di studi orientato al mondo della grafica e della comunicazione, con approcci legati anche al design. L’orario si svilupperà su cinque giorni e le lezioni (di otto moduli da 50 minuti) dureranno fino alle ore 16. A settembre e a giugno inoltre il numero delle giornate scolastiche aumenterà per dare spazio a attività di recupero e di approfondimento. La didattica prevede una forte caratterizzazione pratica: anche materie tradizionali, come italiano, matematica e filosofia, saranno insegnate con degli approcci esperienziali, laboratoriali e appunto tecnologici. Un ulteriore aspetto di novità è quello legato alla già citata volontà di costruire un solido rapporto tra i ragazzi dell’istituto e le aziende partner, che hanno contribuito alla nascita di questa scuola. Moduli didattici specifici e un cospicuo numero di ore di PCTO verranno portati avanti tra classe (realizzazione di project work) e azienda (periodi di stage). Il tutto con lo scopo di aiutare gli studenti ad entrare al meglio nel mondo del lavoro e ad avere successo.
«Vogliamo creare relazioni e spunti di incontro. Desideriamo che i nostri ragazzi diventino autonomi e sviluppino un pensiero critico. Il tutto facendo conciliare al meglio spazi di lavoro, tempi e didattica. Dobbiamo sostenere gli studenti in un continuo processo di orientamento alla vita», ha spiegato il preside Terenzi. A cui ha fatto eco Mario Salerno, presidente di Edutecne: «La nostra è una proposta educativa cristiana studiata per essere all’altezza delle sfide tecnologiche che attendono gli studenti. Da parte nostra ci sarà impegno massimo per far sì che questa scuola sia veramente paritaria, come sancito dalla costituzione. I nostri giovani saranno pionieri».