Borse oggi in diretta | Piazza Affari chiude in ribasso (-0,6%), male Buzzi e Diasorin
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Ultim’ora news 8 maggio ore 20
- Ore 15:45 Listini europei in calo, pesa il pharma. A Piazza Affari sale ancora Amplifon
- Ore 14:40 Ftse Mib ancora in calo, male Leonardo anche con l’impegno di Meloni sulla difesa
- Ore 13:35 Il Ftse Mib resta in rosso, lo spread scende a 107: il Tesoro riacquista 5 Btp 2026 per 5 miliardi
- Ore 12:15 Il Ftse Mib vira al ribasso con Buzzi e Fineco. Il petrolio sale: Pakistan pronto a rispondere all’India
- Ore 11:10 Il Ftse Mib si porta sulla parità grazie al rally di Amplifon, l’euro vira al ribasso
- Ore 09:05 Ftse Mib in calo con le banche, spread stabile a 108: attesi tassi invariati dalla Fed
- Ore 07:35 Europa attesa poco mossa. Cresce la tensione tra India e Pakistan
Chiusura in calo per le borse europee: Milano cede lo 0,6% mentre Parigi e Francoforte perdono rispettivamente lo 0,9%, e lo 0,5%. Giù anche Londra, -0,4%). Gli investitori mostrano una certa cautela dopo la notizia di un imminente incontro tra i massimi funzionari commerciali statunitensi e cinesi per cercare un accordo sui dazi. La posizione di Pechino che ha fatto sapere che «qualsiasi forma di pressione o coercizione non funzionerà» raffredda gli entusiasmi sull’ipotesi di una facile intesa.
Focus anche sulla Fed, che alle ore 20 italiane renderà note le sue decisioni in tema di politica monetaria. Non sono attesi tagli ai tassi ma si cercheranno indizi sulla tempistica delle prossime mosse dalle parole del banchiere centrale Jerome Powell che terrà la sua consueta conferenza stampa. Il timore è anche quello che Trump possa lamentare, ancora una volta, l’eccessivo a suo giudizio immobilismo dell’istituto di Washington nel ridurre il costo del denaro. Prosegue intanto contrastata Wall Street con il Dow Jones e l’S&P in rialzo dello 0,5% e dello 0,11% mentre il Nasdaq scivola dello 0,3%.
Ore 15:45 Listini europei in calo, pesa il pharma. A Piazza Affari sale ancora Amplifon
Le borse europee restano fiacche dopo l’avvio di Wall Street in frazionale rialzo. I mercati restano alla finestra in vista delle decisioni della Fed e delle indicazioni che arriveranno dal presidente Jerome Powell. Sotto i riflettori il prossimo incontro tra Usa e Cina sulle politiche commerciali. Sul fronte valutario l’euro scende a 1,1358 sul dollaro.
In calo Parigi (-0,8%), Madrid e Londra (-0,6%), Francoforte e Milano (-0,5%). I principali listini sono appesantiti dal settore della farmaceutica (-1,4%), in vista delle decisioni di Donald Trump sui dazi per il settore. Male l’energia (-0,5%), con il petrolio ancora in discesa. Il Wti cede lo 0,2% a 58,95 dollari al barile e il Brent si attesta a 62 dollari. In flessione i rendimenti dei titoli di Stato. Lo spread tra Btp e Bund scende a 107 punti, con il tasso del decennale italiano al 3,56%. Stabile l’oro a 3.390 dollari l’oncia.
A Piazza Affari scivolano Diasorin (-2,6%), Buzzi (-2,5%) e Tenaris (-2,3%). Deboli le banche con Intesa (-1%), con le prese di beneficio dopo che il considerevole aumento del titolo nelle ultime settimane. In negativo anche Banco Bpm (-0,6%), in attesa dei conti e delle decisioni di Unicredit (-0,5%) sull’ops lanciata nei mesi scorsi. Male anche Mps (-0,4%), coinvolta nel risiko per l’offerta nei confronti di Mediobanca (+1,1%). Male Generali (-1%), nel giorno in cui riunisce il Cda e con una prima valutazione dell’offerta di Mediobanca per Banca Generali (+0,8%). Mostra i muscoli Amplifon (+2,8%), dopo i conti e con il buy di Banca Akros. Bene anche Mediolanum (+1,1%) e Italgas (+1%), con quest’ultima che mette a segno un utile del primo trimestre in crescita del 43% a 168,7 milioni.
Ore 14:40 Ftse Mib ancora in calo, male Leonardo anche con l’impegno di Meloni sulla difesa
Non scemano le vendite sulle borse europee, neppure su Milano, in calo dello 0,29% a 38.448 punti alle 14:40. Leonardo non si riprende (-1%) dopo che la presidente del Consiglio, Giorgia Melon
i , ha detto che l’Italia finalmente raggiungerà il target delle spese militari al 2% del pil nel 2025 «perché c’è un governo che sa che mantenere gli impegni presi è fondamentale per farsi rispettare».Le vendite continuano ad accanirsi anche su Buzzi, Diasorin, Recordati, Tenaris e Generali nel giorno del cda per una prima discussione sull’offerta di Mediobanca su Banca Generali. Moody’s ha confermato tutti i rating di Mediobanca, compreso quello di lungo termine Baa1, con l’outlook sui rating del debito senior non garantito che è rimasto negativo. A detta di Moody’s, sebbene l’acquisizione di Banca Generali potrebbe rafforzare in modo significativo il profilo finanziario di Mediobanca, la conferma del Baseline Credit Assessment al livello Baa3 riflette anche gli attuali vincoli del rating del governo italiano a Baa3 e la possibilità di un’acquisizione da parte di Monte dei Paschi di Siena.
Ore 13:35 Il Ftse Mib resta in rosso, lo spread scende a 107: il Tesoro riacquista 5 Btp 2026 per 5 miliardi
Le borse europee restano in rosso ma senza perdite eccessive (Dax -0,08%, Cac40 -0,61%, Ftse100 -0,37% e Ftse Mib -0,28% a 38.451 punti, sostenuto da Amplifon e Italgas post trimestrali, bene anche Mediobanca; sotto pressione, viceversa, Buzzi, Diasorin, Recordati e Unipol) a dispetto dei gravi scontri tra India e Pakistan. Numerosi gli appelli a una de-escalation. Anche da parte del ministro degli Esteri, Antonio Tajani:«faremo tutti gli sforzi possibili per cercare di invitare l’India e il Pakistan a trovare delle soluzioni che non portino un peggioramento della situazione e far sì che gli episodi rimangano episodi». Tajani è già in contatto con i due governi, conta di parlare entro domani 8 maggio con i due ministri degli Esteri. Il primo ministro britannico, Keir Starmer, ha chiesto di avviare «un dialogo, ridurre l’escalation e proteggere i civili».
Il dollaro è stabile nei confronti dell’euro che vale 1,1360 in attesa dell’esito, scontato (tassi fermi), della riunione della Fed e dopo che nella settimana al 2 maggio l’indice che misura il volume delle richieste di mutui negli Stati Uniti è cresciuto dell’11% in seguito alla flessione del 4,2% dell’ottava precedente.
Lo spread Btp/Bund scende a quota 107,45 punti base dopo che il Tesoro ha riacquistato 5 Btp 2026 per 5 miliardi di euro. I Btp interessati scadono il primo febbraio, il primo marzo, il primo aprile, il primo giugno e il primo agosto del prossimo anno.
Ore 12:15 Il Ftse Mib vira al ribasso con Buzzi e Fineco. Il petrolio sale: Pakistan pronto a rispondere all’India
Nonostante i futures Usa positivi, le borse europee restano in calo (Dax -0,16%, Cac40 -0,63%, Ftse100 -0,29% e Ftse Mib -0,24% a 38.468 punti alle 12:15 con Buzzi, Finecobank, Inwit, Recordati e Unpoli i più venduti) a causa dei venti di guerra tra India e Pakistan. Il primo ministro del Paese, Shehbaz Sharif, ha affermato che le forze armate sono state autorizzate a intraprendere azioni corrispondenti in seguito agli attacchi dell’India. Lo farà «nel momento, nel luogo e nel modo che riterrà più opportuno, per vendicare la perdita di vite innocenti di pachistani e la palese violazione della sua sovranità», ha precisato l’ufficio del primo ministro.
Di riflesso i prezzi del greggio continuano a salire (Brent +0,61% a 62,53 dollari al barile), sostenuti anche dal sentiment positivo degli investitori per i colloqui sul commercio tra Stati Uniti e Cina che si terranno nel fine settimana in Svizzera e dai segnali di una minor produzione di scisto negli Stati Uniti. Questa settimana i prezzi del greggio sono scesi ai minimi degli ultimi quattro anni dopo che l’Opec+ ha deciso di accelerare l’aumento della produzione, alimentando i timori di un eccesso di offerta in un momento in cui i dazi statunitensi hanno accresciuto i timori sulla domanda. Attenzione ai dati statunitensi sulle scorte oil previsti per le 16:30 italiane. Gli analisti interpellati da Reuters hanno stimato, in media, un calo di 800.000 barili delle scorte di greggio statunitensi per la scorsa settimana.
Ore 11:10 Il Ftse Mib si porta sulla parità grazie al rally di Amplifon, l’euro vira al ribasso
L’indice Ftse Mib si porta sulla parità a quota 38.556 punti (-0,01% alle 11:10), sostenuto da Amplifon (+5,3%), Stellantis, Ferrari e Iveco. L’euro vira al ribasso, scende dello 0,11% a 1,1347 dollari dopo che in Eurozona le vendite al dettaglio hanno segnato un -0,1% mese su mese (+0,3% mese su mese il dato precedente) e un +1,5% a marzo.
Calano le vendite al dettaglio in Ue e in italia
Si è aggravato il trend negativo delle vendite al dettaglio anche in Italia. A marzo hanno registrano un vero e proprio tracollo su base tendenziale: -2,8% in valore e -4,2% in volume. Al netto dell’effetto Pasqua, che quest’anno è caduta ad aprile, le vendite registrano segno negativo in tutti i comparti, sia in volume che in valore. In particolare i beni non alimentari, che non risentono delle festività, hanno segnato un calo annuo dell’1,4% in valore e del -2,1% in volume, a dimostrazione della crisi che sta interessando i consumi nel nostro Paese.
«I numeri dell’Istat attestano ancora una volta l’impatto dell’inflazione sulle spese degli italiani», spiega il presidente del Codacons,Carlo Rienzi. «La nuova fiammata dei prezzi al dettaglio registrata nell’ultimo periodo, infatti, porta le famiglie a tagliare i consumi e dirottare gli acquisti verso esercizi commerciali come i discount che garantiscono maggiori risparmi. Un segnale preoccupante che il governo farebbe bene ad intercettare, studiando misure utili a sostenere i consumi delle famiglie che continuano a non ripartire». Meglio del previsto, invece, gli ordini al settore manifatturiero tedesco, aumentati del 3,6% a marzo, dopo la lettura invariata di febbraio. Gli economisti si aspettavano un incremento dell’1,3% mese su mese. Su base annua, i nuovi ordini nel settore manifatturiero sono aumentati del 3,8%, rispetto al precedente calo dello 0,2%.
Ore 09:05 Ftse Mib in calo con le banche, spread stabile a 108: attesi tassi invariati dalla Fed
Borse europee caute in avvio di seduta. Il Dax segna un +0,03%, il Cac40 un -0,38%, il Ftse100 un -0,15% e il Ftse Mib un -0,17% a 38.494 punti. Il segretario al Tesoro Usa Bessent incontrerà la controparte cinese sabato a Ginevra per colloqui che potrebbero essere il primo passo verso la risoluzione di una guerra commerciale che sta turbando l’economia globale. Lo stesso Bessent ha detto che l’amministrazione Trump potrebbe annunciare accordi commerciali con alcuni dei maggiori partner già questa settimana, ma non ha fornito dettagli sui Paesi coinvolti. L’Unione Europea ha già chiarito che non accetterà accordi «iniqui».
Attesi tassi fermi dalla Fed
Si conclude in serata il meeting del Fomc dal quale gli investitori si aspettano tassi invariati mentre i mercati monetari prezzano una riduzione del costo del denaro di 75 punti base quest’anno con un primo intervento in luglio, secondo i dati Lseg. L’attenzione degli operatori si concentrerà sulle dichiarazioni del presidente, Jerome Powell, in cerca di dettagli su come la Fed intende gestire la propria politica alla luce dei dazi dell’amministrazione Trump. Stando ad alcuni analisti citati da Reuters, la banca centrale americana adotterà toni un po’ più falco che in passato facendo riferimento a tassi fermi per un periodo più lungo di quanto previsto.
I rendimenti dei titoli di Stato scendono
In questo contesto il rendimento del Treasury Usa 10 scende al 4,31% e quello del Btp 10 anni al 3,62% con lo spread con il Bund poco mosso a 108,7 punti base. In mattinata il Tesoro riacquisterà, per un massimo di 5 miliardi di euro, cinque Btp con scadenza nel 2026, utilizzando le risorse del fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato. In occasione dell’asta Bot di venerdì 9 maggio verranno offerti 8,5 miliardi di euro. Attiva sul primario anche la Francia che offre fino a 12 miliardi di tre Oat con scadenza maggio 2035, maggio 2038 e aprile 2041.
A Milano male le banche, Leonardo, Generali e Diasorin. Acquisti su Amplifon e Banca Generali
Sul listino milanese vendite sulle banche, anche su Intesa Sanpaolo (-0,50% a 4,73 euro) che non vede valore nel partecipare all’attuale fase di m&a bancario già particolarmente affollato, come ha detto l’ad, Carlo Messina, dopo la pubblicazione dei risultati trimestrali.
Invece, la Banca Popolare di Sondrio (+0,04% a 11,32 euro) ha chiuso il primo trimestre con un utile netto di 173,3 milioni di euro, in progresso del 19,3% su anno, sostenuto dalla crescita del margine di interesse e commissioni che hanno più che compensato il calo del trading e i maggiori costi operativi. Il cda ha nominato Pierluigi Molla presidente dell’istituto di credito.
Trimestrali giù pubblicate per Amplifon (+2,10% a 18,93 euro), Ferrari (+0,67% a 419,8 euro), che inizierà il lancio della sua prima auto completamente elettrica il prossimo ottobre, con un processo che si svolgerà in tre fasi, e Diasorin (-1,64% a 97,08 euro) che ha registrato un aumento dei ricavi e dell’utile netto nel primo trimestre 2025, confermando la guidance per l’esercizio in corso.
Mentre Leonardo (-1,17% a 47,41 euro) ha costituito la divisione Aeronautica in cui confluiscono le divisioni Aerostrutture e Velivoli del gruppo con oltre 11.000 addetti e l’obiettivo di rafforzare il posizionamento competitivo sia in ambito militare sia civile. Stefano Bortoli è stato nominato managing director.
Fresca di conti Finecobank (-2,73% a 17,61 euro) che ha chiuso il primo trimestre con ricavi a quota 329,3 milioni, +0,7% anno su anno, grazie alla crescita dell’Investing (+11,3%, favorito dall’effetto volumi e dal maggiore contributo di Fineco Asset Management) e del Brokerage (+21,7%, grazie all’allargamento della base degli investitori attivi e all’aumento dei volumi di mercato), che ha compensato il calo del margine finanziario (-10,8%). L’utile netto è aumentato dell’11,7% a 164,2 milioni.
Utile in crescita anche per Lottomatica (stabile a quota 20,16 euro), a 94,747 milioni di euro rispetto ai 49,661 milioni dello stesso periodo del 2024. I ricavi sono stati pari a 585,7 milioni nel primo trimestre (+33%) e l’ebitda adjusted ha raggiunto quota 220,5 milioni (+47%).
In giornata sono attesi al test dei conti altri big come Banco Bpm, Bper Banca, Italgas, Tim, Ariston. Si riunisce anche il cda di Generali (-0,50% a 33,99 euro) per una prima discussione sull’offerta di Mediobanca (+0,16% a 18,76 euro) su Banca Generali (+0,99% a 55,95 euro).
Infine, Mfe arretra dello 0,26% a 3,206 euro (l’azione A) nel giorno in cui si tiene ad Amsterdam l’assemblea straordinaria sull’opa su ProSiebenSat.1 e il relativo aumento di capitale asservito. Il gruppo d’investimento ceco Ppf non ha ancora visto l’offerta e deciderà in seguito la sua linea d’azione.
Ore 07:35 Europa attesa poco mossa. Cresce la tensione tra India e Pakistan
Borse europee attese poco mosse (+0,02% il future sull’Eurostoxx50) in avvio di seduta. Da una parte, gli investitori sono sollevati per la notizia che il segretario al Tesoro Usa, Scott Bessent, e il rappresentante per il Commercio, Jamieson Grier, incontreranno questa settimana gli omologhi cinesi in Svizzera. Si tratterà del primo incontro ufficiale tra rappresentanti americani e cinesi dall’imposizione dei dazi contro Pechino da parte dell’amministrazione Trump. La Federal Reserve è vista lasciare invariati i tassi d’interesse al 4,25-4,5% (ore 20 l’annuncio, 20:30 la conferenza stampa del presidente, Jerome Powell) mentre i dazi continuano a turbare le prospettive economiche.
Escalation di tensioni geopolitiche
Dall’altra, però, si registra un’escalation delle tensioni geopolitiche. Il presidente statunitense, Donald Trump, ha annunciato che gli Houthi hanno «capitolato», aggiungendo che i bombardamenti americani in Yemen cesseranno, una dichiarazione che ha scioccato Israele anche perché gli Houthi hanno minacciato altri attacchi dopo il lancio di razzi da parte dell’organizzazione terroristica contro l’aeroporto Ben Gurion di domenica scorsa.
Intanto è sotto l’attacco israeliano la capitale yemenita Sanaa. Caccia israeliani hanno compiuto diversi raid sull’aeroporto internazionale del Paese che è stato completamente distrutto. L’aeroporto viene utilizzato dagli Houthi per il trasferimento di armi e miliziani ed è regolarmente operato dal regime Houthi a fini terroristici.
Francia e Cina hanno bocciato il piano israeliano per la conquista di Gaza e il mantenimento dei territori: il governo israeliano sta violando il diritto umanitario. L’Ue lavora sempre per la soluzione dei due Stati e dei due popoli. «Auspichiamo la fine dell’escalation in Medio Oriente», ha detto il presidente del gruppo popolare al Parlamento europeo, Manfred Weber. Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato che il gruppo non è più interessato ai colloqui per una tregua.
L’India attacca il Pakistan
E se in Ucraina c’è stato l’ennesimo attacco missilistico e con droni lanciato su Kiev dalle forze russe, che ha colpito diversi edifici residenziali nei quartieri di Dnipro, Shevchenkivskyi e Sviatoshynskyi della capitale, in pakistan il primo ministro, Shehbaz Sharif, ha affermato che l’India ha condotto attacchi «vigliacchi» in cinque località del territorio amministrato da Islamabad. In una dichiarazione su X, Sharif ha avvertito che il suo Paese «ha tutto il diritto di rispondere con la forza a questo atto di guerra imposto dall’India».
I prezzi del petrolio salgono
Di riflesso a queste tensioni i prezzi del petrolio salgono, mantenendosi al di sopra dei recenti minimi degli ultimi quattro anni, mentre gli investitori si concentravano sui colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina e sui segnali di una riduzione della produzione statunitense. I futures sul Brent crescono dello 0,93% a 62,73 dollari al barile e quelli del Wti dell’1% a 59,71 dollari al barile. Entrambi i benchmark sono crollati ai minimi degli ultimi quattro anni dopo la decisione dell’Opec+ di accelerare l’aumento della produzione, alimentando i timori di un eccesso di offerta in un momento in cui i dazi statunitensi hanno incrementato le preoccupazioni sulla domanda.
«La notizia che Stati Uniti e Cina inizieranno colloqui commerciali questo fine settimana ha fatto salire il Brent, prolungando un rally di sollievo nel mercato petrolifero», hanno dichiarato gli strategist di Ing. «Tuttavia, sebbene i negoziati possano migliorare il sentiment nel mercato del petrolio, sarà necessario vedere progressi significativi nella riduzione dei dazi per migliorare le prospettive della domanda», hanno aggiunto. Nel frattempo, i prezzi più bassi del petrolio nelle ultime settimane hanno spinto alcune aziende energetiche statunitensi, tra cui Diamondback Energy e Coterra Energy, ad annunciare riduzioni degli impianti di trivellazione, cosa che secondo gli analisti dovrebbe sostenere i prezzi nel tempo riducendo la produzione. Gli ultimi annunci suggeriscono che la produzione si indebolirà nei prossimi mesi, ha affermato Daniel Hynes, senior strategist di Anz Bank.
Vendite al dettaglio in Ue e in Italia sotto la lente
Alle 16:30 sono in agenda le scorte settimanali di petrolio negli Stati Uniti (precedente: -1,6 milioni di barili). Prima, alle 8, arrivano gli ordini al settore manifatturiero a marzo in Germania (precedente: invariati mese su mese), alle 10 le vendite al dettaglio a marzo in Italia (precedente: -1,5% anno su anno), alle 11 lo stesso dato ma dell’Eurozona (precedente: +0,3% mese su mese). Invece, dagli Stati Uniti alle 13 arriva l’indice settimanale richieste mutui (precedente: -4,2%). In attesa, l’euro perde lo 0,06% a 1,1352 dollari.
Occhio a Intesa, Popolare di Sondrio, Fineco, Generali, Leonardo, Banco Bpm, Bper, Italgas, Tim, Amplifon, Diasorin, Ferrari, Lottomatica e Mfe
Sul listino milanese attenzione a Intesa Sanpaolo che non vede valore nel partecipare all’attuale fase di m&a bancario già particolarmente affollato, come ha detto l’ad, Carlo Messina, dopo la pubblicazione dei risultati trimestrali.
Invece, la Banca Popolare di Sondrio ha chiuso il primo trimestre con un utile netto di 173,3 milioni di euro, in progresso del 19,3% su anno, sostenuto dalla crescita del margine di interesse e commissioni che hanno più che compensato il calo del trading e i maggiori costi operativi. Il cda ha nominato Pierluigi Molla presidente dell’istituto di credito.
Trimestrali giù pubblicate per Amplifon, Ferrari, che inizierà il lancio della sua prima auto completamente elettrica il prossimo ottobre, con un processo che si svolgerà in tre fasi, e Diasorin che ha registrato un aumento dei ricavi e dell’utile netto nel primo trimestre 2025, confermando la guidance per l’esercizio in corso.
Mentre Leonardo ha costituito la divisione Aeronautica in cui confluiscono le divisioni Aerostrutture e Velivoli del gruppo con oltre 11.000 addetti e l’obiettivo di rafforzare il posizionamento competitivo sia in ambito militare sia civile. Stefano Bortoli è stato nominato managing director.
Fresca di conti Finecobank che ha chiuso il primo trimestre con ricavi a quota 329,3 milioni, +0,7% anno su anno, grazie alla crescita dell’Investing (+11,3%, favorito dall’effetto volumi e dal maggiore contributo di Fineco Asset Management) e del Brokerage (+21,7%, grazie all’allargamento della base degli investitori attivi e all’aumento dei volumi di mercato), che ha compensato il calo del margine finanziario (-10,8%). L’utile netto è aumentato dell’11,7% a 164,2 milioni.
Utile in crescita anche per Lottomatica, a 94,747 milioni di euro rispetto ai 49,661 milioni dello stesso periodo del 2024. I ricavi sono stati pari a 585,7 milioni nel primo trimestre (+33%) e l’ebitda adjusted ha raggiunto quota 220,5 milioni (+47%).
In giornata sono attesi al test dei conti altri big come Banco Bpm, Bper Banca, Italgas, Tim, Ariston. Si riunisce anche il cda di Generali per una prima discussione sull’offerta di Mediobanca su Banca Generali.
Da monitorare anche Mfe nel giorno in cui si tiene ad Amsterdam l’assemblea straordinaria sull’opa su ProSiebenSat.1 e il relativo aumento di capitale asservito. Il gruppo d’investimento ceco Ppf non ha ancora visto l’offerta e deciderà in seguito la sua linea d’azione.
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