Wall Street e Ue chiudono contrastate. Ipotesi maxi taglio Fed. A Milano (+0,1%) tonfo Nexi
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Le Borse europee chiudono in ordine sparso in una giornata nella quale le speranze per un maxi-taglio dei tassi di interesse della Federal Reserve hanno messo in secondo piano i timori legati alle guerre in Ucraina e Medio Oriente, nonché la situazione politica in Francia. La revisione al ribasso dei numeri sul mercato del lavoro americano, del resto, ha reso ormai certo un allentamento della politica monetaria la prossima settimana da parte della Fed e ha messo sui radar l’ipotesi di un doppio taglio di 50 punti. Sempre sul fronte banche centrali, in Europa è atteso il mantenimento dello status quo da parte della Bce nel consiglio direttivo di giovedì 11 settembre. Gli investitori continuano poi a valutare la situazione politica in Francia, oltre agli sviluppi delle guerre in Ucraina, con l’abbattimento di droni russi nello spazio aereo della Polonia (e quindi della Nato), e in Medio Oriente.
In questo contesto, Milano (+0,12%) riesce a resistere in positivo, nonostante il tonfo di Nexi (-9,5%).
Wall Street contrastata, in rally Oracle con prospettive AI
Andamento contrastato per Wall Street: Lo S&P 500 ha chiuso in rialzo dello 0,3%, mentre il Dow Jones ha perso lo 0,5% e il Nasdaq ha guadagnato lo 0,1%. Il risultato arriva dopo che i prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono inaspettatamente diminuiti rispetto al mese precedente. Il dato è infatti sceso dello 0,1%, contro attese per un rialzo dello 0,3%. Rispetto allo stesso mese del 2024, i prezzi sono cresciuti del 2,6%, contro attese al 3,3%, dopo il 2,7% del mese precedente (rivisto dal 3,3%). Sull’azionario, il titolo di Oracle è in rally, dopo che l’azienda di software ha pubblicato un report sugli utili contrastanto e previsioni per il secondo trimestre inferiori alle attese, ma ha rivelato un aumento significativo del portafoglio ordini in sospeso, grazie al business dell’intelligenza artificiale. Nel dettaglio, questo è salito a 455 miliardi di dollari, rispetto ai soli 138 miliardi di dollari del quarto trimestre. Il dato è indicativo dell’intensa domanda di noleggio di server per l’intelligenza artificiale nel cloud, un business in cui l’azienda è entrata solo di recente dopo anni di presenza nel mercato dei database.
A Piazza Affari ancora in luce Mediobanca e Mps, crolla Nexi
Tra i principali titoli milanesi, sono salite ma con meno slancio della vigilia Mps e Mediobanca (entrambe intorno a +1,1%) dopo la conquista di Piazzetta Cuccia da parte di Rocca Salimbeni. Il periodo di adesione riaprirà per altri 5 giorni di Borsa dal 16 al 22 settembre, cosa che potrebbe consolidare ulteriormente la posizione di Siena. Chiusura positiva per Leonardo (+2,4%) , che beneficia dell’inasprimento delle tensioni nella guerra in Ucraina con droni russi abbattuti nello spazio aereo della Polonia (e quindi della Nato), oltre che dai colloqui con Airbus e Thales la creazione di un campione europeo delle attività spaziali e satellitari. Secondo indiscrezioni sarebbero in corso la due diligence e la notifica a stakeholder e antitrust. Gli acquisti premiano anche Prysmian (+1,8%), grazie a un report degli analisti di Bofa, e Saipem (+2,4%) che ha ottenuto un nuovo contratto in Turchia da 1,5 miliardi di dollari. Sul fronte opposto, in coda al listino Nexi (-9,5%): gli analisti di Barclays hanno tagliato il target price sul titolo a 4,1 euro da 4,5.
Euro/dollaro in area 1,17, oro sempre in rialzo
Sul mercato valutario, l’euro/dollaro resta poco mosso in area 1,17, dopo il recupero del biglietto verde alla vigilia. Reazione limitata sul mercato per la crisi politica in Francia: la divisa unica si è indebolita alla vigilia, senza però registrare troppo scossoni. Nonostante l’aumento dei tassi dei titoli di Stato francesi, «le oscillazioni più importanti provengono attualmente dal dollaro» e la caduta del governo «lunedì era prevedibile», spiega Antje Praefcke di Commerzbank, ed era già stata assorbita dai mercati.