Calci e schiaffi al ladro ammanettato in via Giotto a Milano, i poliziotti (filmati) vengono assolti- Corriere.it

Calci e schiaffi al ladro ammanettato in via Giotto a Milano, i poliziotti (filmati) vengono assolti- Corriere.it

di Luigi Ferrarella

Gli agenti erano imputati di lesioni aggravate per le «fasi concitate» avvenute dopo l’arresto di due rapinatori nella notte tra il 15 e il 16 settembre 2020 a Milano. Ci fu un inseguimento e poi una colluttazione

Due agenti della Polizia di Stato sono usciti indenni dal processo con rito abbreviato nel quale erano imputati di lesioni aggravate nelle concitate fasi appena successive all’arresto di due rapinatori nella notte tra il 15 e il 16 settembre 2020. L’inchiesta era nata da un video pubblicato su «Fanpage.it», nel quale si scorgevano poliziotti prendere a calci e schiaffi un uomo ammanettato dopo un inseguimento. In particolare uno dei due agenti, sceso da una Volante, e prima che fosse invitato a smettere da un collega intervenuto ad allontanarlo, nel filmato sferrava quattro calci all’altezza della testa (ancora protetta dal casco integrale) del rapinatore già fermato da altri agenti; e l’altro rapinatore, che già aveva le manette ai polsi, riceveva schiaffi da un altro agente.

Assoluzione e «non luogo a procedere»

La Procura in udienza ha chiesto una condanna per lesioni e una assoluzione. La giudice dell’udienza preliminare Alessandra Di Fazio ha accolto la richiesta di assoluzione, mentre per l’altro agente ha deciso il proscioglimento dichiarando il «non luogo a procedere» perché ha escluso la circostanza aggravante dei «motivi futili e abbietti», che era stata l’unica ragione giuridica per la quale la Procura aveva potuto procedere d’ufficio pur su lesioni di cinque giorni, dopo che i due rapinatori avevano rimesso la querela a seguito di una transazione con i due agenti difesi dagli avvocati Alessandro Mezzanotte e Massimo Del Confetto.

La gioielleria in via Marghera

I rapinatori erano stati arrestati alle quattro di notte quando l’ufficio Volanti era intervenuto con alcune pattuglie a sorprendere i due uomini mentre tentavano di forzare la saracinesca di una gioielleria di via Marghera. All’arrivo degli agenti i rapinatori di 46 e 44 anni erano fuggiti a bordo di uno scooter, imboccando piazza Wagner, via Cherubini, corso Vercelli, via Giovio, via Sanzio e via Pier Capponi in un inseguimento ad alta velocità e spesso in contromano, finito in via Giotto quando era intervenuta un’altra Volante e lo scooter aveva urtato il marciapiedi, ribaltandosi e facendo cadere i due. Le concitate fasi della colluttazione e dell’arresto (nel quale un poliziotto aveva avuto 30 giorni di prognosi per una frattura alla rotula e un collega 10 giorni per la lesione a una mano) erano state riprese da un residente di un palazzo che si affaccia sulla strada, e poi pubblicate dal sito giornalistico. «Per tentare di sfuggire all’arresto, i due si dimenavano con calci e pugni verso gli agenti e ne scaturiva una violenta colluttazione», avevano scritto gli agenti nella relazione di servizio acquisita dal pm Giovanni Tarzia con il procuratore aggiunto Laura Pedio. Nei mesi scorsi si è intanto già definita la vicenda giudiziaria relativa appunto alla tentata rapina e alla resistenza a pubblico ufficiale commesse dai due indagati: uno è stato condannato a tre anni in rito abbreviato dalla gup Lidia Castellucci, l’altro a sei anni in rito ordinario in Tribunale.
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10 marzo 2022 (modifica il 10 marzo 2022 | 07:46)