in un solo giorno l’Europa recupera 464 miliardi- Corriere.it

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Le Borse chiudono il 9 marzo in forte rialzo. Milano sale del 6,95% a 23.889 punti, Parigi del 7,13% e Francoforte del 7,89% mentre Londra pi contenuta (+3,44%). L’Europa recupera 464,53 miliardi in un solo giorno. Ma dall’invasione dell’Ucraina 14 giorni fa il saldo ancora negativo per 688,81 miliardi. I mercati azionari guardano con speranza alle trattative tra Mosca e Kiev in vista dell’incontro di domani in Turchia tra i ministri degli esteri di Russia e Ucraina, Sergey Lavrov e Dmytro Kuleba. Ma sono aiutati anche dalla frenata dei prezzi dell’energia e dalla convinzione che gli attuali corsi di Borsa, a valle dei tracolli delle ultime settimane, riflettano gi l’impatto delle sanzioni economiche imposte alla Russia.

In Piazza Affari in luce i bancari

Il rally, cominciato la mattina e mantenuto stabile lungo la seduta, si deve sia al forte calo dei prezzi del gas sia sugli spiragli – almeno stando alle dichiarazioni ufficiali – di sviluppi positivi della crisi in Ucraina. Il gas scende di circa il 25% a 145 euro al MWh al Ttf di Amsterdam dopo il picco a 295 euro della mattina dell’8 marzo. Un ribasso dettato anche dalla spinta dell’ipotesi di un maxi bond Ue per finanziare le spese di energia e difesa. Sul fronte ucraino, Mosca ha detto s a nuovi colloqui con Kiev. La Russia (considerata dall’agenzia internazionale Fitch a un passo da default) non vuole rovesciare il governo dell’Ucraina. Lo ha detto la portavoce del ministro degli Esteri russo, Maria Zakharova, che ha anche sottolineato come ci siano stati progressi nei negoziati.

Gli spiragli in Ucraina e l’autonomia energetica dalla Russia

Sono infatti state anche le speranze sui colloqui di pace a sostenere le Borse, con ipotesi anche di riunioni in un Paese terzo per arrivare a una distensione della situazione. Le Borse salgono per un mix di fattori – spiega Giacomo Calef, country manager Italia di NS Partners – tra cui i piccoli spiragli sul fronte della guerra in Ucraina. Ma salgono anche perch le materie prime, in particolare quelle agricole ed energetiche, oggi scendono un po’ perch l’Europa ha dichiarato di essere in grado di alleggerire la dipendenza dalla Russia e questa una boccata di ossigeno. Poi c’ anche una componente di rimbalzo tecnico.

I titoli in Piazza Affari

Piazza Affari, che era stata tra le Borse pi penalizzate in Europa dall’avvio dell’invasione russa, mercoled invece tra le migliori insieme a Francoforte, con le banche in prima linea a sostenere il listino (qui le quotazioni in tempo reale). Sul Ftse Mib miglior titolo Stellantis (+12,28%) e corre Unicredit (+11,7%), che nella vigilia ha confermato il dividendo dopo aver quantificato la propria esposizione in Russia. Acquisti in generale sui bancari: su Bper (+9,99%), Intesa (+11,1%) e Banco Bpm (+8,67%). Prese di beneficio invece per Tenaris (-5,53%), congelata anche al ribasso, e Saipem (-1,44%), dopo la corsa della vigilia. Segno meno per Eni (-0,5%), che sconta insieme agli altri petroliferi in Europa il calo delle quotazioni del greggio (Wti a 117,67 dollari e Brent a 121,45 dollari). Lo spread Btp-Bund cala dell’5,47% circa a 142 punti.

Un rimbalzo anche tecnico

Secondo Carlo De Luca, responsabile investimenti di Gamma Capital Markets, il mercato oggi rimbalza anche per motivi tecnici. Stiamo assistendo a chiusure di operazioni short aperte nelle ultime due settimane, commenta. La violentissima correzione degli ultimi 14 giorni imputabile non solo allo “scarico” di portafogli ma anche al deleveraging (luned 7 marzo il Dax ha toccato un supporto cruciale – 12.500 punti – affinch il mercato possa mantenersi in trend positivo di lungo periodo, livello dove gli algoritmi iniziano a chiudere automaticamente le posizioni in vendita e a ricomprare a prescindere dai fondamentali). Infatti luned le forti perdite della mattina si sono poi attenuate molto nel pomeriggio segnalando cos un livello di bottom per le Borse europee. Da qui noi crediamo possa partire un rimbalzo tecnico molto forte nei prossimi giorni, sebbene non si possa ancora parlare di inversione di tendenza.

La Russia e il default imminente

E mentre la banca centrale russa ha deciso di continuare a mantenere sospese in gran parte le contrattazioni alla Borsa di Mosca il rublo scivola ulteriormente dopo l’ennesimo taglio di rating sul debito sovrano russo da parte di Fitch, taglio che ha coinciso con la seduta di riapertura del mercato valutario russo. L’agenzia internazionale Fitch ha declassato il rating della Federazione Russa da B a C a causa dell’impatto delle sanzioni sull’economia nazionale. Per l’agenzia di rating il rischio di un default della Russia sul debito sovrano imminente.